domenica, febbraio 03, 2008

La storia di Bernard

La sveglia suona e il cervello inizia a mettersi in moto, pronto per affrontare un nuovo giorno.
Bernard scende dal letto e cerca le pantofole, poi saluta il suo cane Wolf e va in bagno...
Si lava, si veste e versa i croccantini nella ciotola del cane mentre pensa che oggi è Martedì, e dopo aver fatto otto ore di lavoro nel suo ufficio,

dovrà andare da Nick per aiutarlo con la matematica.
Si siede al tavolo della cucina e fa la sua abituale colazione con fette biscottate e marmellata di more, un bicchiere di latte freddo e una tazza di thè.
Dopo qualche tempo prende la sua valigietta, saluta il cane ed esce di casa.
Arrivato davanti alla sua automobile si accorge che qualche maleducato ha parcheggiato in modo che lui non possa uscire senza spostarla, così è

costretto a farlo.
Sale in macchina e accende la radio, che annuncia che oggi sarà una giornata estremamente positiva per chi vive da solo, e quelli che non hanno

tempo per dedicarsi alla vita privata per l'eccessivo lavoro avranno presto un momento di sano relax.
Bernard sospira: " Speriamo!"

Ore 8.40
Bernard è arrivato al lavoro con dieci minuti di ritardo e ciò significa che dovrà fermarsi dieci minuti in più prima di tornare a casa, questa sera.
Il telefono suona.
Nello studio si sente un brusio di sottofondo e Bernard sta controllando la posta elettronica per accertarsi che non ci siano lamentele da parte dei

clienti dell'azienda.
Tutto sembra essere in ordine e a metà mattinata il nostro amico è pronto per un caffè, ma non fa in tempo a spostare la sedia per alzarsi che arriva

la segretaria, annunciando che il Sig. B ha chiesto urgentemente un campione dello Shark n. 4 e che Bernard deve recarsi a casa sua per

mostrarglielo.
In meno di quindici minuti Bernard è in macchina diretto verso la lussuosa villa del Sig. B.
Dopo circa tre ore di chiacchiere Bernard riesce finalmente a mostrare il campione richiesto, ma il Sig. B ha cambiato idea e rimanda in ufficio il

dipendente senza acquistare nulla.
Bernard ha perso quasi tutta la giornata, ma senza perdere altro tempo ritorna in ufficio e si mette al lavoro, sorseggiando una fanta e mangiando un

panino preso al bar di fronte.

Ore 16.40
L'orario di lavoro è terminato.
Bernard esce dall'ufficio e si ferma a guardare le vetrine, poi telefona alla Signora del piano di sotto per sentire se ha portato giù Wolf e assicurarsi

che il suo cane sia tranquillo.
Seduto su una panchina nel parco, Bernard aspetta che siano le 17.00 per aiutare Nick in matematica.
Osservando la gente che passa nel parco, il nostro amico, nota che ognuno appartiene ad un mondo diverso.
Forse se avesse dedicato meno tempo al lavoro, adesso avrebbe anche lui un bambino da accompagnare nel parco; o forse se non avesse studiato a

quest'ora avrebbe fatto la fine di quella ragazza che stava chiedendo le elemosina all'angolo della strada.
Tra vari pensieri e ragionamenti si erano fatte le cinque e Nick era sicuramente uscito da scuola.
Bernard andò a casa sua e fecero matematica insieme.
Prese il suo compenso mensile e tornò finalmente a casa.
Erano le 19.30 ed era ora di portare Wolf a fare una passeggiata! Anche lui aveva diritto ad un piccolo svago con il suo padrone...
Così Bernard e il suo cane giocarono insieme e non si accorsero che si era già fatto tardi ed era già ora di cena.

Ore 20.45
Lo stomaco inizia a brontolare , ma il frigorifero di Bernard è vuoto, perchè da quindici giorni, nessuno ha fatto la spesa.
Bernard è costretto ad andare al ristorante e a lasciare Wolf in casa da solo un'altra volta.

Ore 22.15
Tornato a casa, stanco dopo quella giornata movimentata, Bernard accende la televisione e guarda un programma televisivo poco interessante,

giusto per conciliare il sonno...
Dopo circa tre ore si sveglia, spegne la televisione e dal divano si sposta nel letto, iniziando a sognare...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Povero Bernard. Meno male che almeno la sera riesce a sognare.

dreamoftheblueturtle ha detto...

Bernard è la classica persona comune.. La sua vita npn è delle più strane o estreme... no, Mom? eheheh

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